#DSA #studenti #figli #mamma #famiglia #educazione #incontro
Sarebbe un bel titolo anche per un libro.
Tutti gli articoli che scrivo per la scuola immaginata trattano di un tema che in fondo in fondo nasce dall’incontro con qualcuno.
La protagonista dell'incontro che sto per raccontarvi è la mamma di due ragazzi. Una persona forte. Coraggiosa. Consapevole.
Ci siamo conosciuti in un negozio a Lavis. All'epoca facevo il commesso e il riparatore di telefoni e al contempo avevo iniziato il mio percorso adulto nel mondo della scuola. Lei era la cliente. Dopo esserci presentati lei mi spiega che ha bisogno di aiuto per il cellulare e così me lo mostra. La aiuto per la cosa che doveva risolvere. Poi noto che sullo schermo c'è un app che non avevo mai visto. Le chiedo ulteriori informazioni e lei mi spiega che si tratta di un’applicazione per la scuola dei figli.
Così cominciamo a parlare di ragazzi e di scuola. Ma un certo punto lei si ferma, si alza la manica destra del maglione e scopre un tatuaggio: Sorridi sempre. Poi mi dice: «Ecco cosa mi dico ogni giorno e come faccio ad essere mamma di due figli, due figli DSA».