"Rovesciare" la piramide di Bloom
«Sono stufo della scuola!» Il primo passo per rendere felici di andare a scuola i nostri ragazzi attraverso il flipped learning.
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Caro genitore, caro insegnante, caro studente,
lui, un mio ex allievo, me lo aveva già detto con tutta la convinzione possibile, ma pochi giorni dopo ho voluto farmelo ripetere ancora una volta, tanto per essere sicuro.
— «Sono stufo della scuola. Vorrei lasciar stare la scuola. Però sono affezionato a questa scuola. Soprattutto al Percorso. Ché sono accolto come in una seconda famiglia. Mi mancherebbe molto il Percorso e non so proprio come fare.» — questo mi ha detto.
— «Cos'è che non va secondo te? Perché vorresti lasciare la scuola?» — gli ho chiesto io per approfondire.
— "C'è poca pratica. C'è tanta teoria. E io sono quello che più pratica di tutti." — mi ha risposto lui semplicemente e con tutta la sua sincerità.
Questa conversazione, e il nostro incontro avvenuto appena pochi giorni fa, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Questa conversazione è anche il motivo per il quale, ora più che mai, mi voglio fare promotore del flipped learning anziché sottolinearne soltanto l'innovazione e l'inclusività quando mi trovo a parlare con dei docenti.
Rovesciare la piramide di Bloom e capovolgere la classe
A scuola per la maggior parte del tempo gli studenti ascoltano gli insegnanti parlare, oggi accompagnati da slide, allo scopo di ricordare e memorizzare concetti e nozioni. Gli insegnanti di oggi si impegnano anche a spiegare nel modo migliore possibile i suddetti concetti, perché desiderano che i ragazzi capiscano il significato dei fatti e delle cose, e comprendano a fondo le nozioni che vengono loro trasmesse.
Poi, insieme agli allievi, dopo la spiegazione verbale accompagnata dalle slide, ci si mette al lavoro per applicare i fatti, le regole e le idee spiegate in precedenza. Si cercano insieme esempi pratici, si analizzano i casi, si fanno esempi e alla fine si assegnano i compiti per casa, chiedendo ai ragazzi di creare qualcosa o di allenarsi con altri problemi come quelli visti in classe.
È così che si arriva al punto di sentirli affermare: «Sono stufo della scuola. Vorrei lasciar stare la scuola. Però sono affezionato a questa scuola. […] C'è poca pratica. C'è tanta teoria.»
Bisogna smettere in classe di spiegare e analizzare per far ricordare le cose e capire i concetti, e poi portare esempi e proporre problemi con una soluzione certa.
È ora di rovesciare le attività svolte a casa e quelle svolte a scuola.
A casa ci si può guardare un bel video online, con una breve lezione registrata, che spiega i concetti da ricordare e da capire, e analizza i diversi aspetti dell'argomento dando tutte le informazioni.
Lo strumento del video è potente perché permette ai ragazzi di rivedere e riascoltare più volte la lezione registrata. I ragazzi possono rallentare o accelerare il video, possono metterlo in pausa e guardare meglio ciò che viene mostrato, possono anche solo ascoltarlo, oppure riguardarlo senza l'audio per concentrarsi sulle immagini. Il video mette insieme foto, testi, parole, immagini in movimento, grafici, spezzoni di altri video, scansioni di un libro e molto altro ancora.
A casa gli studenti possono studiare, ricordare e capire, coi loro tempi e coi loro metodi, preparandosi le domande che vorranno porre in classe. Possono anche approfondire mediante altri materiali forniti dal docente. I materiali di approfondimento si possono inserire in una pagina web che mette a disposizione PDF di dispense, qualche link a siti interessanti e altri video più lunghi ed esaustivi. Così a casa i ragazzi si preparano, si caricano, e sono pronti e motivati per divertirsi il giorno dopo, assieme ai compagni, con compiti pratici e autentici in aula. Col supporto del docente, il giorno successivo, avranno l'occasione di sperimentare qualcosa di davvero interessante.
In classe i ragazzi, liberati da tutto il tempo altrimenti impiegato per le spiegazioni, sono liberi di creare, far pratica e mettersi in gioco. È di questo che parleremo nel prossimo articolo dedicato al flipped learning. Esploreremo insieme una lezione capovolta compiendo il secondo passo: "Più pratica e meno teoria grazie ai compiti autentici".
Ultimo aggiornamento: domenica 23 aprile 2023
Prima redazione: marzo 2020